Il Consiglio dei Ministri ha comunicato di aver approvato il decreto-legge in materia concessioni demaniali. Ad oggi è disponibile visionarne il contenuto solo una bozza, non essendo ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Di seguito riassumiamo i punti principali emersi dal documento esaminato:
1) LE GARE SI FARANNO: per la prima volta viene stabilito in modo chiaro e inequivocabile che le concessioni andranno a gara, indicando i criteri che dovranno essere utilizzati per l’assegnazione dei punteggi. Le gare per l’assegnazione delle concessioni dovranno essere indette entro il 30 giugno 2027, per rispettare i principi di concorrenza e trasparenza richiesti dalla direttiva Bolkestein. Al fine di consentire ai Comuni ed agli operatori economici di prepararsi alle gare, le attuali concessioni sono prorogate al 30 settembre 2027. Resta comunque ferma la possibilità, per i Comuni, di non attendere il termine ultimo e anticipare le tempistiche.
2) I CRITERI: come auspicato dagli Enti locali, la normativa fissa i criteri ai quali i bandi dovranno uniformarsi per la valutazione dei punteggi di gara: qualità e condizioni del servizio; qualità di impianti e manufatti; offerta di servizi integrati; incremento e diversificazione dell’offerta turistica; obiettivi di politica sociale e ambientale; numero dipendenti dei concessionari uscente che verranno assunti; assunzioni di persone con età under 36. Infine, il decreto conferma che saranno oggetto di punteggio anche l’esperienza tecnica e professionale in relazione ad attività turistico-ricreative comparabili e se il partecipante, nei cinque anni antecedenti, ha utilizzato una concessione quale prevalente fonte di reddito per sé e per il proprio nucleo familiare.
3) GLI INDENNIZZI: il decreto prevede che il concessionario uscente abbia diritto al riconoscimento di un indennizzo a carico del concessionario subentrante pari al valore degli investimenti effettuati e non ancora ammortizzati al termine della concessione, nonché pari a quanto necessario per garantire al concessionario uscente un’equa remunerazione sugli investimenti effettuati negli ultimi cinque anni. La determinazione degli indennizzi avverrà mediante perizia giurata che dovrà essere redatta secondo i criteri che verranno stabiliti da un decreto del MIT, di concerto col MISE, entro il 31 marzo 2025.
La Commissione Europea ha accolto con favore l’intervento normativo italiano, specificando però che la procedura di infrazione per la mancata applicazione della Bolkestein verrà archiviata solo a seguito di effettiva applicazione della normativa sulla concorrenza.
Le gare sono quindi inevitabili e i criteri tracciati. Comuni, concessionari ed imprenditori non dovranno commettere nuovamente l’errore di aspettare l’ultimo momento per iniziare ad affrontare un cambiamento ormai inevitabile. La proroga concessa dovrà essere sfruttata come occasione per prepararsi, studiare le regole e pianificare la propria strategia. Del resto, già oggi alcuni amministratori hanno dichiarato che intendono indire le gare non appena possibile.